Bussare alle porte della guerra totale

L'assedio di Madrid durante la guerra civile spagnola fu la scena del passaggio da una guerra di colonne, tipicamente coloniale, a un tipo di conflitto che anticipava quello che avrebbe devastato l'Europa solo pochi anni dopo. L'obiettivo è mostrare l'impronta generale di quel processo, specialmente nelle tattiche di bombardamento strategico e nei servizi di informazione militare. La maggior parte delle opere che si sono occupate della Madrid della guerra si sono concentrate solo sugli aspetti militari del fronte o sulle persecuzioni e repressioni che scossero il sottosuolo della città, soprattutto tra i mesi corrispondenti alla cosiddetta "battaglia di Madrid" (novembre 1936 - marzo 1937). E tutto questo nonostante l'importanza che mantenne durante tutta la guerra, per la parte repubblicana anche quando aveva cessato di essere la sua sede di governo.

Una volta fallito il colpo di stato e stabilizzati i diversi fronti, Madrid scomparve dalla maggior parte delle storie della guerra civile, e anche da quelle che si sono succedute, con maggiore o minore successo, dalla Transizione ad oggi. Da allora è diventata una città assediata di cui non rimane praticamente nulla in piedi, causa ed effetto ultimo della necessità di Franco non solo di sconfiggere la difesa di Madrid, ma anche di cancellare la memoria della città resistente e di nascondere i passi che portarono alla sua resa.

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Gutmaro Gómez Bravo
Gutmaro Gómez Bravo

Professore di storia contemporanea all’Università Complutense di Madrid. La sua linea di ricerca ruota intorno alla storia sociale della violenza in Spagna, che ha sviluppato negli inizi dello stato liberale, la guerra civile, il regime di Franco e la transizione alla democrazia. Ha ricevuto il Premio di Ricerca Storica della Città di Alcalá 2003-2005. Insegna la materia “Dittature e memorie del XX secolo” nel Master in Storia Contemporanea. Ricercatore principale del progetto “Madrid, 1936-1939: capitale, fronte, retroguardia e città in guerra”. Direttore del Gruppo di ricerca sulla guerra civile e il franchismo (GIGEFRA) e co-direttore della rivista Cuadernos de Historia Contemporánea.